domenica 13 novembre 2011

Addio mio amor! o di quanto è bello essere contro.

"A noi!"

E' finita.
Proprio quando uno meno se lo aspetta, quando sembra che il merlin sia li li per l'ennesimo colpo di coda che spezzerà la lenza, lui abbandona di schianto e si lascia issare a bordo sfiancato.
C'è tanta allegria. Si spera che stavolta sia per sempre, che stavolta sia definitiva. Nel '96 era finito. Nel 2006 sembravamo ormai cotti dai suoi magheggi. E con lo stesso spirito, nel novembre 2011, ci rintuzziamo tra di noi dicendo "ormai dove va più?".

Eppure...
Eppure al comando c'è sempre lui. Non guida più l'auto, ma la strada sul navigatore la decide comunque lui. Avrà gioco facile a minacciare ogni due per tre che il PDL staccherà la spina, che la colpa è dei ribaltonisti, che le tasse le stanno aumentando Monti assieme a Napolitano, Fini e Bersani. Era un animale braccato, quasi stramazzato al suolo, eppure, ormai conoscendolo, si intravede quel barlume di viatico che lo porterà di nuovo ad essere l'uomo della provvidenza. 
Il guaio vero dell'Italia è che l'Italia si merita Berlusconi.

Non si era manco dimesso e già era scattata la corsa della solita genia di "bene informati", di "veri acculturati", di persone che "vanno oltre", che non si abbeverano dal matrix principale (i mezzi di informazione di regime, ossia la TV generalista) nè dal secondario (i vari Travaglio e Santoro), che ora pontificano sulla "colonizzazione europea", sul "governo Goldman-Monti", sulla sconfitta della sovranità italiana in favore di quella capitalista.
Io non so dargli torto. Dicono cose vere. Monti è uomo dei poteri forti, ed è stupido chi dice il contrario. 
Forse quello che mi distingue da loro, adesso, è una sorta di ineluttabilità, di iniezione di realismo fattomi col passare degli anni. Si, il mondo è dominato da pochi. Si, i fenomeni socio politici con risvolti macroeconomici sono pilotati. 
E quindi?
Cosa dobbiamo fare?
"dobbiamo far aprire gli occhi al maggior numero di persone, dobbiamo dire no ai loro mezzucci, disertare le votazioni."
Ma se mi sento male, ci devo andare all'ospedale?
No, perchè se dobbiamo essere contro, lo dobbiamo essere fino alla fine. Fanculo ai canoni. Non pagare bollette. Non farti alcun genere di conto bancario o postale.
Ma con cipiglio vero, eh. Cioè facendolo e gridando ai quattro venti che lo fai. Non con sotterfugi o altro.
Se si fosse in grado di coinvolgere la propria famiglia, il proprio quartiere, la propria città, il proprio stato, in questa immensa comune, allora sì, i poteri forti se lo prenderebbero nel culo.
Ma altrimenti sei solo uno che che si fa le seghe con le parole. Gli idealisti veri, di quelli che dicono frasi che poi fa tanto figo mettere come messaggio di facebook, in realtà idealisti lo son diventati quando, arrampicatisi abbastanza in alto nel sistema, decidevano che era il tempo di voltargli le spalle.
Luttazzi asserisce che Allende abbia detto "Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice". Ora Luttazzi lo dice dopo che forte della sua bravura, ha piegato la schiena alla Rai, a Mediaset, dopo essersi prostituito moralmente, dopo essere diventato un personaggio.
Solo i barboni conosco, che davvero possono dire "io il sistema lo lotto".
Questo preambolo per dire fanculo chi adesso dà addosso a Monti. Uno dei miei leit-motive con cui asserivo la necessità di cacciare Berlusconi a prescindere dalla capacità di chi lo avrebbe dovuto sostituire è stato "Quando ti caghi addosso, non ti preoccupi di avere una mutanda pulita. Il tuo primo pensiero è toglierti al più presto le mutande inzaccherate di dosso".
Ora lo aggiorno.
Quando ti dicono che hai un tumore maligno e che forse la chemio potrebbe salvarti, se vuoi sopravvivere non ti metti a disquisire sulla potenziale pericolosità del veleno che ti iniettano.
Ti fai la chemio, stringi i denti, e speri che vada tutto bene. La vità è bastarda, è una continua corsa ai compromessi. Se vuoi stare davvero in pace con te stesso, convivi col sistema abbastanza a lungo da raggiungere una posizione che ti permetta di indirizzarlo, il sistema, ovvero di sfancularlo.
Oppure mettiti a fare il barbone, e solo allora, dalla panchina su cui vivi, potrai in piena ragione mandare a fanculo chiunque perchè la vera ragione ce l'hai solo tu.

venerdì 22 aprile 2011

Mmm, che potrei chiedere oggi a Gugol? o Delle parole-chiave nelle ricerche (e di Laura Chiatti nuda).

Non dimentico i sondaggi: avevate chiesto Laura Chiatti nuda? Ecco qui Laura Chiatti a zinne di fuori con un ombra di peluria intelleggibile tra le gambe. FAP TIME!

Sapevate che tra le funzioni di blogger c'è quella che ti elenca le chiavi di ricerca che hanno portato sul tuo blog i visitatori? Io no, l'ho scoperto oggi. Ma intuivo esistesse una cosa del genere, anche perchè classico di ogni blog che si rispetti è un post bellino divertentino sull'argomento.
E io che son, la figlia della serva che non faccio un post classico?

Quindi, apro le mie belle opzioni, vedo, odoro, assaporo, constato che una duemilata di persone hanno letto queste pagine, e BAM! ecco le chiavi di ricerca.
Scontato il nome del blog, prima sopresa: tre impavidi hanno raggiunto questi lidi cercando su gugol "berlusconi". Me lo immagino un berlusconiano, col sorriso a paresi del suo idolo, tra una imprecazione ai giudici comunisti, che digita il nome del suo leader sicuro di giungere diretto su menomalechesilvioce.org e invece si trova questo.

Sono rimasto attonito sulla chiave "boateng nudo". Io non ho mai parlato di boateng nudo, io non voglio mai parlare di boateng e figurarsi di boateng a pirulo di fuori, io ci sputo su boateng nudo, eppure un erotomane milanista è qui arrivato cercando sull'internet boateng così come mamma l'ha fatto. Vabbè, il mondo è bello perchè è vario, e se un video di una che spompazzava un cavallo è diventato un cult della rete un motivo c'è.

Ma due mi hanno portato a un cortocircuito mentale favoloso: "il cazzo a pompetta di berlusconi" e "karima el-mahroug a pecorina". Il cazzo a pompetta di berlusconi e karima "ruby" el-mahroug a pecorina. Non notate quale sottile filo rosso collega il pene pneumatico del premier alla posizione culo all'aria di quel puttanone di ruby (le cose bisogna dirle, oh)? Sarà il solito elettore pidiellino di cui sopra, che voleva sapere se il suo cazzo a pompetta appena installato rispondeva ai requisiti della libertà di cui al cazzo a pompetta di berlusconi, e nel constatarlo ha deciso poi di testarne la funzionalità su una immagine di karima el-mahroug nella invitante posizione che gli albionici (gente notoriamente malata) definiscono doggy style (a cagnolino) e noi pecorina, il che verosimilmente ci riporta il fatto che gli inglesi nel pasato si scopavano i cani, e noi le pecore. Meglio noi, che almeno una pecora bela e sembra un lamento erotico, il cane abbaia. Vi eccitate con l'abbaio, inglesi maledetti.

lo scopo principale di questo post è aumentare il numero di visitatori casuali di questo blog, sfruttando la maniacalità del navigatore italiano medio. All'uopo, elencherò una serie di termini chiave: culo, bocca, sborra, sborra in bocca, figa, fica, sborra nella figa, cazzo in culo, puttane, escort in culo, bersani, gianni letta, michel platini. metti che uno cerchi "platini sborra in bocca a bersani" e tac! ecco andante moderato pronto a grattare i tuoi pruriti. oh yeah.

sabato 16 aprile 2011

Che paese di merda, o dell'addio a Vittorio.


Muore, impiccato, Vittorio Arrigoni.
Chi era? Un uomo di pace. Uno che aveva deciso di vivere nelle situazioni, che il mondo non voleva viverlo solo imprecando dietro uno schermo.
Uno che credeva nella pace. Uno che credeva nella bontà dell'uomo.
Rapito e ucciso da una cellula terroristica impazzita. Può contare dietro quale vessillo si nascondevano? Ora no. A Vittorio non sarebbe interessato.
Muore un'anima bella. E soprattutto, muore nella indifferenza più schifosa di questa opinione pubblica di merda italiana. Mezzo rigo ai tg per il rapimento, mezzo rigo per la morte, un riferimento al commentino di circostanza di Napolitano. Stop.
Perchè? Perchè indossava la kefia. Perchè credeva nella pace. Perchè nel vedere gli orrori della guerra, delle lotte fraticide, non puntava il dito verso un responsabile, ma mostrava il volto dei morti e dei feriti al mondo.
Ma un paese che vuole una scuola privata perchè la pubblica è comunista e dà insegnamenti contrari a quelli della famiglia, non ti meritava.
Quando ti hanno rapito, spero tu ti sia definito un blogger spagnolo. Non è giusto che quei terroristi del cazzo pensassero che il tizio con due coglioni fumanti che stavano per ammazzare fosse italiano.
Tu non eri italiano, Vittorio. E per questo ti piangiamo.

lunedì 28 marzo 2011

Influenza! o di animazione, film e premi Oscar

Espressione da assumere quando la tua lei si inoltra nel discorso
"Non conta nulla che siamo insieme 23 ore su 24 di una giornata, il fatto che non rinunci al calcetto per me è sintomatico del fatto che non ci tieni al nostro rapporto (indipendentemente dal fatto che poi quando si tratta del mio andare a zoccoleggiare in palestra tutto questo discorso non valga)"

Conoscete un metodo migliore del guardare film e serial tv, per far passare più velocemente il tempo mentre si è costretti a letto dall'influenza?
(chi ha detto "trombare" può pure andarsene, lì c'è l'uscita)
Quindi eccomi qui, bello paciarotto ad emettere squassanti colpi di tosse, rilasciando muchi dai colori variegati ed oscillare dai brividi febbricitanti alle calure paracetamolate.
Ed intanto, films, come si diceva.

Sono partito da FANTASTIC MR. FOX (Wes Anderson, 2009), film d'animazione in step-motion tratto da uno scritto di Roald Dahl (il tizio di Charlie e la fabbrica di cioccolato, tanto per intenderci), che parla di una volpe attempata che, colta da crisi di mezz'età, decide di tornare alla vita di ruberie tipica della sua specie.  Del regista avevo già apprezzato i Tennenbaum (molto) e Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou (meno), quindi partivo con aspettative medio-alte e, alla fine, non sono rimasto deluso. Non so a chi dare il pregio, tra regista e autore, di aver evitato di "umanizzare" eccessivamente gli animali (bestiole del bosco in giacca di tweed che però stroncano i polli a colpi di zannate alla gola = wow) e non ho annotato nessuna sbragata stile riferimento pop (nessuna faina-lady Gaga, insomma).
Scena del film: lo sguardo da vuoto assoluto dell'opossum.

Seconda portata, ADELE E L'ENIGMA DEL FARAONE (Luc Besson, 2010). Avevo letto un articolo su "Repubblica" che parlava di Adele Blanc-Sec come della nuova eroina bessoniana, l'ennesima donna-tosta-ma-sempre-donna dopo Nikita e Leeloo, e al termine del film sentivo la mancanza nel film di Rupert Everett vestito da gentiluomo inglese. A parte il solito pensiero di odio e morte verso gli adattatori italiani (Les Aventures extraordinaires d'Adèle Blanc-Sec = Adele e l'enigma del faraone. PERCHEEEEEEEEEEEEEE'???!? Uno si aspetta una Mummia con protagonista al femminile, si ritrova con un film che di enigmi non ne ha, e il faraone incide sulla trama dello 0,1%. Bella inculata, bravi. Perchè non chiamarlo "Se mi comatizzi, ti mummifico"?) il film sciovola via in maniera leggera e spesso stupidotta, con picchi pari a zero, trovate, ritmi e battute da commedia inglese in costume, e l'insopportabile gestualità degli attori francesi (risparmarsi il gonfiare le gote ed esclamare 'bah-mah-sa' con espressione tra sorpreso e seccato ogni tre scene no, eh?). Dilemma-spoiler: se lo scopo di Adele era riportare in "vita" la sorella, avendo un professore che concentrandosi fa rivivere a tempo indeterminato fossili e mummie.... perchè non far curare direttamente a LUI la sorellina?
Scena del film: le tette con relativo capezzolo a pelo d'acqua di vasca di Adele - Luise Bourgoin.

Terzo filmme, THE SOCIAL NETWORK (David Fincher, 2010), pellicola sulla genesi di Facebook e la guerriglia a colpi di citazioni tra i suoi creatori. Ok, il regista mi piace molto, Seven, Fight Club e The Game sono tra i film che rivedo più volentieri, Zodiac era un filmone con la F maiuscola, quindi crediti a gogo, a questo film. Dall'altro, c'è il rapporto di amore-odio che ho con feisbuk, per me nella hit-parade delle cause principali di tutti i mali sociali (ma contemporaneamente lo uso a iosa, come il predicatore che tuona contro la fornicazione e poi si asciuga il sudore mentre il suo sguardo fruga tra le poppe semisvelate dell'immancabile troione al primo banco della chiesa). Quindi seguo il tutto passando da smorfie di disgusto ad ammiccamenti compiaciuti, osservando l'ascesa di Zuckemberg che, sfruttando l'idea più vecchia del mondo (dare alla gente la possibilità di mettersi in mostra e contemporaneamente farsi i cazzi privati del maggior numero di persone possibile) è diventato miliardario. Non mi convince la ricostruzione del personaggio, superipergenio di quelli che con un gameboy sarebbero capaci di craccare il sistema informatico della NASA, imbranato ma furbo ma ingenuo ma semplice ma stronzo ma romantico ma ipocrita ma ma ma. E vogliamo parlare della scena in cui ci vorrebbero dare a bere il fatto che il 25enne miliardario, il tizio che nonostante le dita dei piedi palmati (fatto vero) potrebbe avere qualsiasi vagina attualmente in circolazione sul globo terracqueo, in realtà ha creato tutto "solo" per riconquistare la sua prima ragazza? Ma prendetevela nel culo.
Scena del film: la teenager che spippetta da un bong alto almeno due metri.

Ci sono almeno altri cinque film, ma ne scriverò poi.

lunedì 21 marzo 2011

L'11 ideale - day 30 - o Dell'attivamento dell'indicatore di direzione

 Il trenino è una delle posizioni più intriganti e controverse del kamasutra, occorre la presenza di molti soggetti ed è basilare armonizzare i movimenti per una perfetta riuscita. Milan, ti dispiacerebbe dire ogni tanto "Ciuf Ciuf"?

L'anno scorso il leitmotiv del finale di campionato aveva un pesante accento romano e recitava "Nun succede, ma si succede...", con cui l'intero mondo calcistico (esclusi i nerazzurri, ovvio) si auguravano la schioppettante rimonta della Roma con sorpasso incorporato, partendo da un meno tredici in classifica. 
Quest'anno la storia si ripete, ma stavolta le lepri sono rossonere, ed a sgomitare subito dietro non c'è solo una squadra, bensì tre.
Una, l'Inter, è partita da un notevolissimo meno sedici, arrivando a giocarsi gli eventuali punti-sorpasso nel derby della prossima giornata. Il Napoli è, delle tre, la più costante lì in alto ad inseguire, e solo gli scontri diretti per ora la penalizzano. La terza è la Machina Perfecta Udinese, che abbaglia per l'efficacissimo gioco d'attacco ma la cui vera forza è una inaspettata solidità difensiva (prima lezione del giuoco del calcio: non prenderle). Si prospetta una volata finale intensa, fatta di scontri diretti, di orecchie ai risultati altrui, in tifi incrociati sperando che il Bologna o la Lazio di turno mettano sgambetti. 
Dopo un bel cappello in misurato stile-Gazzetta, irrompe il tifoso. Milanista cambia la mutanda, che la puzza di merda sta diventando insostenibile. Vincervi sto scudetto in faccia con un milanistone doc in panchina sarebbe la pietra tombale per tutti i vostri discorsi del cazzo su più titolati e triplette vere o presunte. Ma io vado anche oltre, e in cuor mio mi riterrei soddisfatto di arrivare terzo dietro al Milan secondo e ad una tra Udinese e Napoli campione d'Italia. (Nelle mie polluzioni notturne invece mi vedo ripetere il triplete, con Leonardo che alza la Champions e Galliani che s'impicca con la sua cravatta gialla.)
Ma analizziamo i meritevoli della passata giornata, òrsu.


MIRANTE (Parma) voto 6,5: Per i portieri affrontare i temibili attaccanti della Samp di questi tempi è un lavoraccio. Chiede il permesso al quarto uomo di potersi togliere i guanti nel primo tempo, in modo da grattarsi con maggior vigore i coglioni, da tanto che non ha da fare. E quando la Samp ha un rigore, e quindi potrebbe strusciarsi un pò sull'erba in modo da giustificare la doccia post-partita, Maccarone centra un piccione nella curva. 

MIGLIACCIO (Palermo) voto 7: Nasce centrocampista e capelluto, dà il meglio da difensore pelato. Ma è anche un pò colpa della staticità degli attaccanti milanisti: pensate che il difensore per la prima mezz'ora ha marcato il palo destro della sua porta convinto fosse Cassano.

ZACCARDO (Parma) voto 7: Sta entrando in una simbiosi osmotica con Amauri, e i due iniziano a somigliarsi in maniera impressionante: il brasiliano sta trasmettendo la sua fisionomia al difensore, e il difensore la sua capacità di fare gol all'attaccante.

CHIVU (Inter) voto 7: Una delle ultime volte in cui giocò da centrale di difesa nella Roma prese sette pere dal Manchester. Ora si esalta contro Corvia e Olivera, e tutti a dire come sia più efficace come centrale che come terzino. Alla prossima dovrà marcare il suo ex compagno della Roma Cassano, a cui unendo i puntini che ha sul viso compare la scritta "lampascione".

INLER (Udinese) voto 7,5: La scorsa giornata dissi che era sintomatico di una prossima fine del mondo il fatto che uno svizzero giocasse bene a calcio, e mi si è fatto notare che Ciriaco Sforza era svizzero e giocatore niente male. Allora diciamo che Inler somiglia molto a Ciriaco Sforza, ma a differenza di quest'ultimo non ha il ciuffo e, soprattutto, sa giocare a calcio.

PEPE (Juventus) voto 6,5: Corre, salta, difende, riparte, aiuta, pressa, tira, passa, colpisce, doccia, auto, pasta, vino, pesce, amaro, caffè, disco, balla, velina, tette, slip, sesso, cuscino, ronf.

VASS (Brescia) voto 7: L'ungherese fa a sportellate e disegna l'assist per il gol di Eder contro la Juve. E pensare che gli ultimi anni dalla gloriosa Ungheria non sono venuti tanti giocatori di calcio, ma tanti salami e tante pornostar. E da quanto mi mostra YouPorn, spesso gli uni infilati nelle altre.

YEBDA (Napoli) voto 7: L'algerino si sta mostrando sempre più utile nel centrocampo napoletano. E non sembra incidere sulle sue prestazioni il fatto che nei tempi morti della gara arrotondi vendendo assieme a Nainggolan gli asciugamani che si frega dal ritiro di Soccavo.

TOTTI (Roma) voto 8: Fa e disfa, tiene da solo in scacco la difesa viola. Nelle ultime due gare il suo gesto di ciucciarsi il pollice si è ripetuto ben 4 volte (e mi fermo qui, perchè so che vorreste che dicessi che anche sua moglie Ilary nelle ultime due trasferte del Pupone ha ciucciato 4 volte, ma stiamo parlando di una madre di figli, vergognatevi).

DEL PIERO (Juventus) voto 8: Decide di rimandare l'esonero di Del Neri segnando un gran gol. La pubblicità dell'acqua sembra averlo rigenerato: è talmente abituato ad essere circondato da miss italie e vecchie monache che non si abbatte manco quando si volta e capisce che gioca assieme a Martinez e Barzagli.

CAVANI (Napoli) voto 8: Con la sua doppietta tiene vivo il sogno scudetto del Napoli. Somiglia molto al protagonista di questa scena, e probabilmente fa lo stesso mestiere, perchè non ha altra spiegazione che la cocaina, uno che un secondo prima ha fatto una diagonale difensiva di 70 metri, e un secondo dopo ha la lucidità di fare un pallonetto al volo dal limite dell'area.

allenatore GUIDOLIN (Udinese) voto 8: Ha disegnato una squadra talmente automatica nei suoi meccanismi da sembrare di un altro campionato. 29 punti su 33 disponibili (!!!) nel giorne di ritorno, difende da provinciale ed attacca da grandissima. Fa paura avere la sua squadra alle spalle, ma consola il fatto che si incoccerà contro Napoli e Milan.


mercoledì 16 marzo 2011

L'11 ideale - day 29 - o dell'indigeribilità della cima di rapa.

Il Calcio coreano. Un gioco virile.
Lo so, lo so.
Sarebbe troppo facile sparare sul Milan bloccato in casa contro i retro-cessi del Bari, o bestemmiare il papà di Caracciolo che quella sera constatò che in tivù non faceva nulla di interessante. Sarebbe come pescare pesci da un barile. Sarebbe come fare la battutina sul Milan Ibra-dipendente che da sgranocchia avversari europea si trasforma in un'abulica squadretta da zero gol zero contro il modesto Prosciutto del Totti tedesco*, mentre l'Inter da quando Dio Josè ha imposto le sue mani miracolose sulle sue stimmate, va come un treno (italiano, quindi con ritardi, disservizi, e con un altissimo tasso di deragliamenti).
Troppo, troppo facile.
Quindi rimaniamo nel meraviglioso campionato italiano, il più difficile del mondo, vietato ai bambini epilettici per colpa delle sue luci stroboscopiche e dei suoni ripetitivi. Dove Ibrahimovic, detto "Il Casper della Champions" per la sua tenerezza e intangibilità europea, detta legge e mena mazzate. Dove a pericoli pubblici come Cordoba è ancora permesso di sporcare un paio di scarpette chiodate di erba e fango. E dove Mazzarri e De Laurentiis fanno a gara a chi piange di più, poi davanti all'ennesimo regalino uno fa finta che era squalificato e non ha visto la gara, e l'altro che in quel momento si stava allacciando i lacci dei mocassini.

*(Totten-ham)**
**Ahahhahahahha

ARCARI (Brescia) voto 7,5: Concede il gol solo a Eto'o, poi quando si trova davanti Pandev gioca facile: il macedone lo colpisce in pieno talmente tante volte che alla fine il portiere si ritrova stampata l'ondina della Nike in fronte.
BENATIA (Udinese) voto 7,5: Apre la goleada friulana in terra sarda. Difensore eclettico, questo Benatia è l'evoluzione pokemoniana intermedia del difensore tipico dell'Udinese: Bia -> Benatia -> Bianimon. E' un pokemon di tipo Marocchino, il suo colpo speciale è il "Lavaggio del Vetro", superefficace nei confronti dei pokemon di tipo "Donna al volante".
VARGAS (Fiorentina) voto 7: L'esterno peruviano torna per la prima da titolare nel 2011, e incorona la sua prestazione con una sventola su punizione. Il suo tiro micidiale è detto "la spranga di Vargas". La moglie però ne svela il segreto: il giocatore riesce a colpire in maniera così coordinata grazia al contrappeso del suo incredibile pene, "la verga della spranga di Vargas". Mister Mihajlovicuno che di sleppe ne capisce, è sicuro che è tutto merito della fortuna, ovvero "delle terga della varga della spranga di Vargas".
LLAMA (Catania) voto7: Il difensore etneo segna un goal di rara bellezza: colpisce la palla in maniera perfetta e la insacca in un modo talmente preciso che pare uno sputo (ahhahahahhaha).
HAMSIK (Napoli) voto7: C'è da dire però che il merito è del Parma, che interpreta la fase difensiva nel secondo tempo con lo stesso atteggiamento dei giovani protagonisti di Holly e Benji, ossia a bocca aperta. Segna in fuorigioco: attesi in settimana la dichiarazione di fuoco di De Laurentiis su un campionato falsato e le "non voglio parlare degli arbitri ma..." di Mazzarri.

INLER (Udinese) voto 7,5: Uno svizzero che gioca bene a calcio. La fine del mondo è vicina.

PAROLO (Cesena) voto 7.5: L'autore del gol del pareggio del Cesena contro la Juve si chiama nella stessa maniera con cui Julio Cesar ha tranquillizzato i suoi difensori sui tiri di Robben, "Tranquili amisci, ora lo pàrolo". Errori di accenti.

PIZZARRO (Roma) voto 7: Il giocatore che non ti guarda negli occhi, sfodera una prestazione maiuscola contro i pari età della Lazio, ma continuano gli intrighi nello spogliatoio della Roma. Montella  vorrebbe mantenere i rapporti con la squadra a livelli professionali, ma le avances di Burdisso sembrano iniziare a fare breccia. E mentre Borriello rivela che il figlio che aspetta non è di Doni, la festa di Natale a Trigoria viene sconvolta dal ritorno di Totti, che non era morto in quell'incidente aereo come tutti credevano. E alla domanda sul perchè non abbia fatto avere sue notizie, ha risposto: "Qua'a merda de Vodafone nun pija pé gnente, aò". 

TOTTI (Roma) voto 7,5: Er Pupone sfonda la morbida Lazio coi suoi colpi e la sua capacità di far sbroccare l'avversario. Dopo il gol va sotto la curva a mostrare la dedica sulla maglia di sotto per la moglie Ilary, mandando in estasi la tifoseria. Ilary ricambia, si alza anche lei la maglia, e manda in estasi quello seduto davanti.

SANCHEZ (Udinese) voto 8: Dopo ogni domenica, salgono le quotazioni del "Nino Maravillia", che a inizio campionato valeva due Chupa Chups e ora Pozzo vuole 50 fantastilioni. Se continua così, cedendolo a fine campionato, con le tasse sulla plusvalenza ci saniamo il bilancio dello Stato italiano.

MATRI (Juventus) voto 8: Perchè è dal letame che nascono i fior.
All. MONTELLA (Udinese) voto 7,5:  Tutti gridano al miracolo perchè vince un derby di merda con gli stessi uomini e modulo di Spalletti. Atteso per domenica in sala stampa con la pelata, un pizzetto alla cazzo e l'accento toscano.







ACHTUNG! o della sottile ebrezza di incularsi i tedeschi

Quando una cosa segue, nelle sue evoluzioni, una logica sensata, si suol dire che è "matematica".

La musica è una scienza quasi esatta, che molto ha a che fare con la matematica.

Il calcio non è una scienza esatta. Non ha nulla di matematico. Se la matematica fosse il calcio, due più due farebbe gelato al pistacchio, e la radice quadrata di nove avrebbe il sapore di liquirizia.

Ancora non vi convinco, eh? Per voi il calcio è uno sport semplice, che pur nei suoi alti e bassi non va mai oltre certi binari. Non sarà scientifico come la matematica, però...

Ok, allora, confutate this.

 +
50.000.000 € (Cinquantamilioni)
=




Ora rintraccio il telefono di LaPorta, e gli faccio una proposta: lui mi dà una Bentley Continental GT e 250.000 €, e io gli dò la mia Panda 1000 Fire. Scambio alla pari.

Vi pare?

 

sabato 12 marzo 2011

Tsunami! o dei prodotti di campagna.

Wikipedia mi ha appena informato che la scala Richter è nata nel 1935 per misurare la "forza" dei terremoti, e che a spanne possiamo definire quale l'energia sprigionata dalle rocce che si frantumano al momento del sisma.
Un ottimo metro di paragone è quello con il tritolo, l'esplosivo: un sisma magnitudo 0 sprigiona la stessa forza dell'esplosione di un chilo di tritolo. Un chilo di tritolo, esplodendo, emette una "energia" di circa quattro milioni di joule. Un joule è la forza che usa un uomo per alzare una piccola mela (c.ca 100 grammi).

L'11 marzo 2011, in Giappone, questo pallone di terra su cui fluttuiamo nello spazio, ha deciso di grattarsi l'area nipponica con un terremoto di grado 8.9 scala Richter, ossia uno scossone che è equiparabile all'esplosione di  31.000.000.000.000 chili di tritolo, ovverosia più o meno 124.000.000.000.000.000.000 joule.




Centoventriquattro miliardi di miliardi di joule.


Centoventriquattro miliardi di miliardi di mele sollevate.

Gnam gnam.

lunedì 7 marzo 2011

L'11 ideale - day 28 o del constatare che vabbè, se segna pure lui...

Immagini dalla prima, tenutasi al Bolshoi di Mosca, dello spettacolo danzante "Punizione dal Limite": in questo scatto, Gargano parte dalla quarta posizione e si esibisce in un entrechat; ammirabile sulla destra lo jeté di Rossi. A sinistra  Senna invece si esibisce nella sua celebre "Levitazione a basa di Scoregge™"
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Giorno ventotto.
La Juve continua a farsi umiliare da chiunque, tranne che dall'Inter. L'Udinese infrange i pronostici di ogni scommettitore e contro il B-ari (dove la B sta per serie B, talmente è retrocesso) non va oltre l'under 1.5, per la gioia di chi aveva impostato la scommessa settimanale sull'over 3.5.
Il Chievo sta entrando in quella fase del campionato in cui pareggerà contro chiunque e comunque, la Roma vola con l'Aeroplanino (ahahahha), la Lazio sculla con Sculli (ohohohoh), la Samp perde con perdizione (di Di Carlo) e la Fiorentina fa juliénne del Catania. Ieri sera in una dotta discussione un losco figuro voleva convincermi che Serie A e Liga spagnola sono uguali, campionati mediocri in cui due squadre dominano incontrastate. Io da interista ci sto ad essere paragonato al Real Madrid, ma questi tifosi del Milan così ringalluzziti dal ritrovarsi dopo anni al vertice, non staranno un pò esagerando a paragonarsi al Barcellona? E' come se io dopo essermi riuscito a cucinare un uovo al tegamino appena passabile pretendessi di farmi chiamare "l'Arturi del nuovo millennio".
Bah, pagelle, va.

EDUARDO (Genoa) voto 8: Una volta in allenamento ha parato due rigori di fila tirati dal figlio di cinque anni di Milanetto, e da allora pretende di essere chiamato "il Lev Jashin della Lanterna".

GASTALDELLO (Sampdoria) voto 7,5: In occasione del 3 a 0 del Cesena anticipa in maniera così netta Giaccherini che crea una distorsione spazio-temporale in cui il brevilineo cesenate si infila, ritrovandosi in una reltà parallela in cui il difensore sampdoriano è un pippoide, approfittandone e segnando. Giaccherini, così non si fa.

PARISI (Bari) voto 7: Voglio aprire una parentesi personale: questo blog ormai conta decine e decine di visite, con alcuni lettori ormai storici. Uno di questi è Parisi, che è rimasto particolarmente colpito dalle pagelle della scorsa giornata. Si è preparato quindi tutta la settimana stile Rocky 4, scalando il Tavoliere delle Puglie, prendendo a cazzotti un paio di cime di rapa sotto l'incessante pompare di Hearts on Fire di John Cafferty, e quindi domenica alla prima occasione porta al compimento la sua missione: stroncare la carriera di Sanchez. L'arbitro non comprende l'atto, e minimizza il tutto concedendo il penalty. Classe arbitrale senza cuore.

KALADZE (Genoa) voto 7,5: Vuole dare il suo contributo allo scudetto dei suoi ex compagni milanisti, arginando in maniera impeccabile Eto'o, il quale rimane letteralmente impotente dinanzi allo strapotere del paeseexURSS-ano. Solo al triplice fischio si rende conto di essere stato risucchiato nella dimensione parallela creata da Gastaldello, e Eto'o lo ha talmente umiliato che ci mancasse solo che lo costringesse in diretta-Sky ad una gara di chi ce l'avesse più lungo. Ma ricorda Eto'o, non conta la dimensione, conta solo che la mia ragazza non abbia metri di paragone.

CARBONI (Catania) voto 9: L'argentino catanese fa una partita sontuosa: governa in maniera impeccabile il centrocampo etneo, dirigendolo da vero condottiero verso una sconfitta vergognosa. ma nulla avrebbe potuto senza...

LODI (Catania) voto 9: ... il suo compagno inseparabile, questo Lodi dal piede sinistro fatato, che purtroppo cova nel cuore un segreto: è un leghista della prima ora. Presente ad ogni raid xenofobo di Borghezio, costringe la moglie a sussurargli durante ogni coito "si amore, ma bossi ce l'ha più duro". Questo terribile segreto viene a scontrarsi quindi con la rumenosità di Mutu, questo lavavetri imprestato al calcio che viene in Italia a rubare la cocaina e i gol dei padani. A Lodi Mutu sta talmente sul cazzo che preferisce prendersi a calci con Carboni (argentino, verosimilmente discendente di qualche nazista rifugiato) piuttoso che vietare a questo zingaro di segnare il due a zero. Duro e puro, così ti vuole Maroni.

GATTUSO (Milan) voto 10: Che grinta, ragazzi! Questo ha una grinta che fiuuu levati, oh, questo azzanna il pallone, e riparte, duro ma corretto sia chiaro, ma il calcio non è un gioco per signorine, e poi và che piedino sinistro fatato che c'ha, questi sono i colpi che ha nel repertorio, Ringhio è un incursore alla Gerrard, quei 8-10 gol a stagione te li assicura a occhi chiusi. Sabato sera è talmente preciso il suo tiro che Buffon, il miglior portiere del Creato, non può nulla, nonostante in quel momento l'estremo difensore fosse impegnato a togliersi del prezzemolo dal dente, e si sa come sia difficile maneggiare uno stuzzicadenti con quei guantoni, vero ragazzi?

PIZARRO (Roma) voto 7: Il cileno mantiene la Roma nella scia dell'Europa che conta, permettendo ai giallorossi romani di giungere al derby freschi di una vittoria contro i meno quotati ma più in forma giallorossi leccesi. Questo rigore giunge dopo una piacevole discussione con Borriello, che con la solita umiltà accondiscende a rispettare le gerarchie dello spogliatoio (ricorrendo, nel breve conciliabolo, solo 6 volte all'argomento "ho fatto diecimila gol, nano del cazzo") ed è una risposta più che esauriente a Ranieri, che in settimana aveva detto "Pizarro non ti guarda mai negli occhi quando fa all'amore." Scene di gelosia a Trigoria, con Mexes che, sorpreso da De Rossi mentre parlava al telefono bisbigliando con Galliani, dinanzi allo sguardo accusatore di Capitan Futuro non sa fare altro che tacere, mentre la telecamera va di zoom lentamente sul volto del francese in un crescendo di sottofondo musicale. Nella prossima puntata, si scopre che il matrimonio tra Taddei e Simplicio non è valido, mentre Perrotta scopre di provare ancora dei sentimenti verso Riise.

BIABIANY (Sampdoria) voto 8: Si trasforma in un razzo missile coi circuiti di mille valvole, dallo spazio sprinta e va. Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica, e a giocar su Marte va. Ma chi è, ma chi è? No davvero, ma chi è? E pensare che l'anno scorso più di una volta, guardandolo giocare nel Parma, mi son detto "Questo all'Inter servirebbe come il pane". Servirebbe come il pane se il piatto da accompagnare non fosse una merda fumante. Inutilmente veloce, irritante nei movimenti, nullo davanti al portiere. Sarebbe ideale nella Juve di Del Neri.

CARACCIOLO (Brescia) voto 10+: L'airone è un uccello trampoliere dall'aspetto slanciato, con gambe e collo lungo, coda corta e becco robusto. Il suo habitat è costituito dalle regioni tropicali e subtropicali. Caldoumido, insomma. Magari se tutta la squadra prima di scendere in campo aspergesse di urina l'area avversaria, l'Airone bresciano non cadrebbe in letargo ogni volta che si trova a tu per tu col portiere avversario. Si mangia gol che anche Mattoni segnerebbe (v. dopo). Ma anche lui è uno di quelli che al cospetto di determinate squadre diventa un fenomeno: lo aspetto al varco venerdì sera, st'impedito.

Ex-aequo MATRI-TONI (Juventus) voto 10: La coppia che scoppia, uno giovane falco d'area, l'altro panzer implacabile. Si cercano, si trovano, si toccano e si allontanano, capaci di intendersi con uno sguardo e pronti a sacrificarsi per il bene del compagno di reparto. Talmente in sintonia che gli spettatori non vedono più due entità distinte, ma un unico giocatore MatriToni, un MatToni alto 4 metri, pesante 200 chili e egualmente mobile. Da segnalare il simpatico siparietto al 32° del secondo tempo, quando Abbiati si rende conto di non avere abbastanza soldi per la pizza che aveva ordinato e Thiago Silva pur di non mettere mano al portafoglio fa finta che gli scappa un bisognino e si nasconde nel bagno. Manina corta, eh, Thiago?

allenatore MAZZARRI (Napoli) voto 8: Lo cacciano fuori perchè protesta per un rigore a suo dire plateale, nel dopopartita litiga con ogni moviolista che incontra, con Nicchi che gli dice di non parlare degli arbitri, col tizio del parcheggio perchè la sua macchina quello sfregio lì mica ce l'aveva, prima. A casa protesta con la moglie perchè la pasta manca di sale, e quando si mette davanti alla TV protesta col segnale digitale perchè ogni tanto l'immagine squadretta. Prima di mettersi a letto reclama ufficialmente col cane che non si sbriga a fare i suoi bisogni, e infine va in silenzio stampa perchè la moglie c'ha le sue cose. Insomma, il solito tran-tran.

venerdì 4 marzo 2011

Oh, questi menano! o Di quel che accade nel buio delle caserme.


(ANSA) - ROMA, 3 MAR - Una donna italiana ha denunciato di essere stata violentata a Roma da uno o piu' carabinieri all'interno di una stazione dell'Arma dopo essere stata arrestata dagli stessi militari con l'accusa di furto. La donna ha denunciato l'abuso a un'altra stazione dell'Arma. Carabinieri e procura, che ne hanno dato notizia in una nota congiunta, hanno avviato accertamenti. 'Dopo la denuncia - si legge nella nota - la donna e' stata accompagnata in ospedale per essere sottoposta ad accertamenti sanitari'.

E via allo straccio delle vesti.
Fa particolarmente male leggere di quando persone, il cui ruolo riveste un'importanza tale da dotarle di un credito di fiducia pressoché illimitato, fanno qualcosa di sbagliato, abusando proprio di quella fiducia.
Capita per le maestre che maltrattano gli alunni, per i medici che sfuttano la paura dei pazienti per lucrare.
E capita per quando le forze dell'ordine inciampano nel reato.
Già mi immagino le critiche asprissime, i cori di "poliziotti BASTARDI!" e i controcori di "viva l'Arma!", con l'opinione pubblica equamente divisa. Già parte l'operazione "Ricordiamo tutti quelli caduti sotto le mazzate di uomini in divisa", e la controoperazione "Ehi, quella era una mignotta, prende cazzi per mestiere e ora vuole sputtanare dei poveri cristi?".
Io ho avuto modo di ascoltare i racconti di esperienze dirette di quel che accade in una caserma (sempre tramite, fortuna vuole che in una caserma non ci sono mai entrato, né da un lato né dall'altro di una scrivania), e quindi a vedere le drammatizzazioni che ogni volta si scatenano mi chiedo "Ma questi dove cazzo son vissuti?"
Mi verrebbe da dirgli che da che mondo è mondo che quando polizia o carabinieri ti acchiappano e ti portano in caserma minimo minimo ti mollano un ceffone, son cose che pare insegnino in accademia, perchè bisogna avere paura dell'ordine costituito, altrimenti mica lo si rispetta. E quante storie ho sentito di prostitute condotte in centrale, e di camere di sicurezza che SEMPRE (sottolineo, SEMPRE) ne prevedono una nascosta agli occhi di telecamere o di sguardi curiosi, perchè i servizi notturni son lunghi a passare, e una scopata con una professionista aggratise non fa schifo a nessuno.
E le "vittime" più scafate lo sanno benissimo. Il ladruncolo che un giorno sì e uno no sta in caserma lo sa meglio dell'indirizzo di casa sua, che ogni volta che entra in stazione scivolerà sulle scale; e la rumena che batte lo capisce al volo che stanotte l'hanno fermata perchè a qualcuno andava di "portarla nell'ultima camera di sicurezza, è un pò scalmanata questa..."

Non voglio dare giudizi, non voglio dire se sia giusto o sbagliato, perchè basta spostarsi di qualche passo e i giudizi cambiano vorticosamente. Solo che succede così, che questa è la vita, che la realtà non è fatta di divise, ma di uomini. E in merito all'uomo solo due cose son certe: la prima che è mortale, la seconda che è fallibile.


Ho voglia di scrivere qualcosina in merito a questo. Preavviso, propendo molto dalla parte dell'autore italiano.

martedì 1 marzo 2011

L'11 ideale -day 27- o del ciarlare a vacante*

*vacante: dialettale per "vuoto"

 Nel calcio, per vincere, ci vuole culo.


Ripiglio una idea che avevo apprezzato nella realizzazione di un altro blog, ossia faccio una bella formazione dei migliori della passata giornata calcistica, secondo un rigoroso schema 3-4-3 perchè a me piace il calcio-champagne.
Rapido riassunto della serie A: il livello s'è abbassato di 5-6 punti, e una squadra come il Milan che la Samp dell'anno scorso se lo sarebbe magnato in un boccone conduce a +5 sulla seconda. Prova ne sia che in Europa pigliamo gli schiaffi da chiunque sappia colpire un pallone da calcio col piattone.

ANDUJAR (Catania) voto 8: Ha il nome di una cosa fatta di essenzialmente peperoncino rosso piccantissimo, e come se avesse abbondato di questo cibo, dopo essersi visto parato il rigore da questo portiere, a Veloso del Genoa brucia ancora il culo.

ARMERO (Udinese) voto 8,5: Sarebbe troppo facile ridurre tutto al fatto che ha giocato contro i cadaveri, ma questa specie di Martins dai piedi docili sta disputando una stagione fantascientifica. Da cui se ne deduce che chiunque spenderà mille fantastilioni per prenderlo l'anno prossimo si troverà in casa un nero azzoppato.

RANOCCHIA (Inter) voto 7,5: Doveva stare fuori 15 giorni, rientra dopo tre senza manco farsi annunciare da un angelo. Annulla di fatto Maccarone lasciandogli solo una occasione, che detta così non sembra cosa impossibile, ma Maccarone, così come altri giocatori (vedi Toni) quando vedono Inter vedono rosso.

THIAGO SILVA (Milan) voto 8: Forte è forte, ma mi è sembrato inopportuno prendere Cavani per la collottola e costringerlo ad annusargli l'ascella. Mi sorge un dubbio: tutti i brasiliani a Milano attraversano inesorabilmente la fase alcool+troie, lui è qui da due anni ed è in un crescendo di prestazioni. Quindi o è astemio, o è frocio.

BOATENG (Milan) voto 8: Giocatore ideale per questo Milan: mena come un fabbro ma gli arbitri fanno finta di non vedere.

MUNARI (Lecce) voto 7,5: Avete letto bene, non è un refuso di Muntari, il cercopiteco ex-Inter, ma è proprio uno bianco che si chiama Munari. E rispetto al primate, sa giocare a calcio e ha fatto un bel gol. Sarà quella t in più che rende così scarsi.

SANCHEZ (Udinese) voto 9,5: Com'è cambiato il calcio! Sul 4 a 0 cerca un gol di tacco su ribattuta corta del portiere, sbagliando e facendo segnare Di Natale. In un altro tempo, dopo questo gesto non sarebbe uscito dal campo sulle sue gambe. Pasquale Bruno, ti invoco e ti chiedo, è calcio questo, dove un difensore non spacca la rotula ad un avversario insolente?

SNEIJDER (Inter) voto 7,5: Non fa una minchia per tutta la gara, poi impallina il povero Curci con un tiro delizioso. Se il calcio fosse una festa, l'olandese sarebbe quello che da quando è arrivato non ha fatto altro che stare seduto sul divano a mangiare salatini, ma poi 5 minuti prima che il proprietario cacci tutti, si alza e dopo un minuto di convenevoli si va a fare una sveltina nel ripostiglio delle scope con una sconosciuta tipo questa.

PATO (Milan) voto 8,5: Si dice che s'era lasciato con la moglie a cui faceva il segno del cuoricino dopo ogni gol, e aveva preso la cattiva abitudine di far cagare sul campo e andare a trans. Ora si dice che si ciuli la Barbara Berlusconi, e segna, gioca e convince. Se questo poco poco si fidanza con Jennifer Aniston, a Messi se lo mette nel taschino.

DI VAIO (Bologna) voto 9: Facile, eh, prendersela coi più deboli. Ti voglio vedere contro Fabiano e Gustavo del Lecce, non contro dopolavoristi come Chiellini, Barzagli e Bonucci.

AMAURI (Parma) voto 7,5: Cari difensori della Roma, se, giocando contro di voi, Amauri segna AL VOLO - DI TACCO - DA DODICI METRI, qualche domandina su come interpreto il mio ruolo me la porrei.

All. MAZZARRI (Napoli) voto 10: Ha macellato da anni i coglioni su come fosse forte, e su come a parità di squadra avesse vinto più di tutti, e di come fosse bella da vedersi la sua squadra, e di quanti capelli avesse, e di come fosse merito suo ogni vittoria e colpa degli altri ogni sconfitta. Il destino, beffardo ma galantuomo, gli dà la ghiotta occasione di vincere un campionato al ribasso, e lui ne approfitta al volo: esce giovedì col Villareal risparmiando Cavani, viene umiliato il lunedì insistendo su Gargano e Mascara. Chapeau, mister Mazzarri, lei uno come Mourinho se lo mangia a colazione.

lunedì 14 febbraio 2011

Addio o del migliore.



(ANSA)-SAN PAOLO, 14 FEB- Ronaldo ha annunciato il ritiro dal calcio giocato durante una conferenza stampa a San Paolo, nella sede del Corinthians. ''Come potete immaginare - ha detto il Fenomeno - oggi sono qui per dirvi che chiudo la mia carriera di calciatore professionista. E' stata bellissima, meravigliosa ed emozionante, con molte sconfitte ed altrettante vittorie. Non ricordo di essermi fatto un solo nemico''. Ronaldo, 34 anni, ha anticipato il suo ritiro a causa dei dolori conseguenti ai tanti infortuni subiti.


Addio, tu non sai quanto ti ho amato. 

sabato 12 febbraio 2011

Mai Dire Tristezza o del denaro e come questo rovini tutto.

Sapete chi sono questi tre signori qui sopra?
Si chiamano, da sinistra a destra, Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci.
Non vi dicono ancora nulla?
Se vi dico che nel 1985 questi tre fecero il salto dalla radio alla tv con lo pseudonimo di Gialappa's Band?
Suonano familiari ora, vero?

Ecco, io ADORAVO la Gialappa's band. Ero un bambino di dieci anni e con mio fratello, più grande di me, mi spanciavo coi giapponesi matti di Mai dire Banzai, e poi mi appassionavo alle telenovelas piemontesi con Mai Dire Tv, e associavo da allora che il calcio è tifo ma più che altro divertimento con Mai Dire Gol.
Era l'epoca in cui la tv era governata da persone dietro un microfono, e non davanti alle telecamere: Boncompagni telecomandava le adolescenti a Non è la Rai e la Gialappa prendeva comici e conduttori di ogni estrazione, li sdoganava e li lanciava nell'Olimpo televisivo.
E io crescevo videoregistrando Mai Dire Gol, mandando a memoria i tormentoni di Francesco Paolantoni, Bebo Storti, Teo Teocoli,Antonio Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo, Daniele Luttazzi, ricopiandomi le battute più belle su pezzi di carta e conservandoli nel portafoglio.

Cosa mi piaceva? Oh, prima di tutto c'era il calcio. Poi c'era una comicità per me straordinariamente nuova, che prima ridevo con l'avanspettacolo del Bagaglino, le barzellette di la Sai l'Ultima, qualche sketch di Buona Domenica. La Gialappa per me era nuova, forte, dinamica, la loro capacità di essere contemporaneamente disincantati eppure ammaliati mi conquistò (ahimé, intanto mi perdevo dei diamanti di trasmissioni come Tunnel, ma ero giovane e inesperto...).
Intanto la comicità cresceva, nella TV. Zelig era una trasmissione one-shot (una sola puntata, trasmessa a mezzanotte, condotta da un misconosciuto, ho ancora il VHS), ma poi crebbe il filone, si sovrapponevano trasmissioni su trasmissioni, e intanto loro, i Gialappi, nel bene o nel male, continuavano ad avere la zampata del leone, cercarono di sperimentare per ergersi dalla massa (Mai Dire Maik), poi tutto finì nel 2000.


Venne lui, e rovinò tutto.
E quando dico tutto, intendo tutto: Tv, società, politica.
Ma soprattutto, mi ha rovinato i Gialappi.
Ok, lo ammetto, le prime due edizioni le ho seguite anche io, appassionato, e me ne vergogno come un ladro ancora oggi.
Ma torniamo al punto. I Gialappi decisero di iniziare a commentare, a modo loro, questa trasmissione del cazzo. Sembravano tornati agli albori, avevano tra le mani personaggi paragonabili a dei giapponesi che si buttavano nel fango a combattere contro un Godzilla di gommapiuma, o un Mago Gabriel che ipnotizzava un cespuglio.
Quindi, gioia e giubilio all'inizio.
All'inizio.
Poi la risata si è fatta sempre più tirata. Sempre più mmmh, dura da digerire.
Ahah, l'idiota palestrato ha detto che Virgilio era il fratello di Dante e la Gialappa ha detto "Ignorante".
Ahah, la bellona stramba sta facendo la scenata isterica perchè Tizio le ha detto che ha due occhi e la Gialappa ci fa rileggere la sua tirata sottolineandone le parti più sgrammaticate o insensate.
Ahah!
Ah!
Ah.


Ok, uno dice fanculo mai dire grande fratello, ma almeno mi godo ancora mai dire gol, anche se senza calcio...
No anche lì, iniziamo coi comici che imitano gli idioti del grande fratello. E pure lì facciamo vedere le idiozie e le commentiamo.
MA VAFFANCULO VA.
NON FA PIU' RIDERE, STATE DIVENTANDO LA CARICATURA DI VOI STESSI (gli direi se li avessi dal vivo). E tutto questo per che cosa? Avessi capito se aveste barattato la vostra dignità in queste porcate per poi divertici (e divertirvi, non oso pensare che vi piaccia fare quello che fate ora) con programmi davvero nuovi.
No.
Avete dato via il culo e basta, per rimanere i santoni della comicità Mediaset, ligi ai doveri dello share. Puah.
La Gialappa del 1989, programmi come Mai Dire Grande Fratello, li avrebbe mostrati tra l'ennesima cretinata del Mago Gabriel e la manche di camminata su trave sotto il bombardamento di cocomeri, pisciandoci sopra l'acido dei loro commenti.
Vergognatevi, avete superato ogni limite.


Dimenticavo, per quando fondo sia il fondo che si tocca, si può SEMPRE scavare.

venerdì 11 febbraio 2011

Ehm... o della inverosimilità.

Chi alle bugie, con le bugie fa scudo, copre con sottil rete un corpo ignudo.

 "Non era una minorenne, era... la nipote di Mubarak!" (S. Berlusconi)


"Non ci stavo facendo sesso, era... uno scambio interculturale!" (P. Marrazzo)



"Non ho fatto uccidere Matteotti, ho solo... testato la sua resistenza ai colpi!" (B. Mussolini)


"Non li ho mandati al confino in Siberia, li ho... mandati in settimana bianca!" (Stalin)


"Non ho attaccato l'America l'11/9, ho... aggiornato il valore catastale del quartiere delle Twin Towers!" (O. Bin Laden)

 "Non ho stuprato il chierichetto, ho... catechizzato il suo ano col mio pene!" (Un Prete)

 "Non ho ucciso Meredith, ho... sbagliato a tradurre le sue urla: lei diceva 'No, mi ammazzi!' e io ho capito 'Si, continua". Ehi, l'italiano è una lingua difficile! " (A. Knox)


"Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! " (J. Blues)




mercoledì 9 febbraio 2011

Resistere! o della Incompetenza del Marketing

Stamattina ho scritto un articolo grottesco sulla morte di Silvio Berlusconi, poi nel pomeriggio ho aperto repubblica.it e ho visto le foto dei berluschini che protestavano contro la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Milano per i reati ascritti all'Uomo di Arcore (nello specifico, concussione e sfruttamento della prostituzione minorile).
Si sa che il PDL è una meravigliosa macchina pubblicitaria, con alle spalle i migliori esperti in comunicazione raccattabili nel panorama italiano, e sono loro i ghost writer che dettano gli slogan politici del partito.
Ma stavolta hanno toppato.


"L'ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque"
"Giustizia non esiste là dove non vi è libertà" 
Sono messaggi deboli, e dal punto di vista sloganistico (vuoi mettere "L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia"?) e dal punto di vista del senso.
Entrambi partono da un concetto giusnaturalistico di giustizia, inteso non come rispetto delle regole prestabilite di un ordinamento sociale, ma come comune sentire che discende dal livello socio-economico-culturale di una società in un preciso contesto storico.
Una delle critiche maggiori al giusnaturalismo era che dalle sue premesse si giustificavano molte atrocità: le torture inquisitorie erano "giuste" perchè tali ritenute nell'ambito sociale e culturale in cui avvenivano, la lapidazione e l'infibulazione sono "giuste" perchè tali sono sentite nell'ambito socio-religioso della cultura musulmana.
Quindi i berluschini nel primo messaggio ritengono che l'agire della Procura sia "ingiusto", nonostante sia conforme alle regole prestabilite dall'ordinamento italiano, perchè per il loro comune sentire nel comportamento del loro Vate non vi è illegittimità, anzi: sono gli "altri" ad agire in maniera fuorilegge per punire un innocente.
Ma è il secondo messaggio che tocca le vette più alte: giustizia vuol dire libertà.

E' bello sapere che in Italia esistono persone per cui la giustizia inizia lì dove finisce la mia libertà: da stupido, stupido cittadino, ho sempre pensato che anche nell'ambito della mia libertà avessi dei vincoli, e solo oggi scopro che non è vero.
Domenica mattina, non appena il cane dei vicini, puntuale come una sveglia, alle otto si mette a giocare con una bottiglia di plastica vuota, svegliandomi, in forza di tale assunto (non c'è giustizia senza libertà) aprirò la finestra e gli sparerò, ammazzandolo. Quale paese può dirsi democratico se non permette ai propri cittadini di dormire liberamente un pò più a lungo la domenica mattina? 

Addio Silvio! o della morte di Silvio Berlusconi


SILVIO BERLUSCONI E' MORTO
Un tragico incidente porta via l'italiano più discusso degli ultimi venti anni.

   Silvio Berlusconi (1936-2011) è andato via. Preso dal gelido destino, che aspetta tutti noi, in una tiepida notte di maggio, il magnate e politico italiano ante litteram è voluto restare il protagonista assoluto, nella morte come nella vita.
Nessuno poteva immaginare che l'elegante cena organizzata per festeggiare il trionfo (schiacciante 73-1 nei confronti del ticket PD - SEL - IDV - Terzo Polo) alle amministrative della neonata creatura politica "Forza Silvio!", sarebbe passata così velocemente dai brindisi alle lacrime.
Un attimo prima il neoeletto sindaco di Napoli, Noemi Letizia, era salita sul palco per ringraziare il suo Vate (o "papi", come teneramente lo chiamava), e doveva ancora raffreddarsi il palo attorno a cui si era strusciata la prima cittadina partenopea, che la tragedia aveva iniziato a manifestarsi.
Il nuovo sindaco di Napoli Noemi Letizia

I primi soccorsi giunti sul posto hanno potuto fare ben poco, se non constatare il decesso del settantaquattrenne più discusso d'Italia. Le prime ricostruzioni parlano di un tragico incidente, causato dall'ingestione dello speciale manicaretto creato dallo chef d'eccezione della serata, Lele Mora.
"Non volevo, non sapevo!" dichiarerà un disperato Mora più tardi, "Non potevo neanche lontanamente immaginare che i miei involtini di Viagra e prosciutto San Daniele si potessero combinare insieme, rendendo le fette del salume rigide e acuminate come lame e squarciando lo stomaco del Premier!".
"E' stato eroico fino alla fine", queste le parole del Ministro Degli Esteri Karima Ruby El Mahroug. "Mentre il prosciutto lo stravolgeva dall'interno, continuava a rassicurarmi, a invitarmi a seguire le orme di mio zio Ahmadinejad, a rilanciare il prestigio dell'Italia nel mondo. Ho capito poi che tutto era finito quando la mano con cui mi stringeva la tetta si è rilassata."
 Il Premier con la nota più lieta del rimpasto di governo avvenuto a Marzo: il Ministro degli Esteri
Karima Ruby El Mahroug, nipote del presidente iraniano Mahamud Ahmadinejad

E' toccato alla compagna del Primo Ministro, il vicepresidente del Consiglio Nicole Minetti, compiere l'ultimo, caritatevole gesto sulla salma ancora calda di Berlusconi. Con immensa commozione ma con la professionalità di una laureata con 110 e lode, ha posto una mano sugli occhi del Premier, chiudendoglieli, mentre con l'altra gli ha abbassato la zip dei pantaloni e ha lasciato uscire l'aria dall'impianto a pompa del pene. Grande è stato lo strazio degli astanti ad osservare il fallo di Silvio che pian piano si abbatteva, come sottofondo musicale un sibilo come quando si buca una camera d'aria.
La vicepresidente del Consiglio nonchè consorte di Silvio Berlusconi, Nicole Minetti

"E' stato in quel momento che a Mara son crollati i nervi", riferisce un ospite. "Ha iniziato a urlare, a contorcersi, gridava 'Silvio Silvio Noooo'. Inutilmente la Gelmini e la Brambilla tentavano di sorreggerla, ma nude e unte d'olio com'erano hanno potuto fare ben poco. E' per questo che lo dicevo sempre a Silvio, di tenere un pacco di farina a portata di mano. Non sai mai quando in un meeting politico magari ti stai scopando a pecora una tutta oliata e il suo culo continua a sfuggirti dalle mani. In quel caso -tac!- una spolverata di farina e il gioco è fatto. Non ha mai voluto ascoltarmi."
Dicevamo di una Mara Carfagna disperata, che in un impeto si è gettata sul corpo esanime di Berlusconi tentando di rianimarlo, ma a nulla sono valsi i tentativi del Ministro della Difesa: il cazzo del premier era definitivamente morto.

Il Ministro della Difesa Mara Carfagna un attimo prima di gettarsi sul corpo di Berlusconi

E' così che se n'è andato Silvio Berlusconi. Professionale sino all'ultimo istante, circondato dalle più validi menti del panorama italico, lasciando sgomento un paese e in rosso vari conti correnti.
Non più parlamentari in attesa che il loro voto venisse ricompensato con un mutuo, non più genitori felici di lanciare le proprie figliolette nelle mani di un vecchio munito di cazzo a pompa, non più fan pronti a perdonare e seguire il capo anche se si fosse fatto trovare con un coltello insanguinato in mano e i resti di una scolaresca barbaramente trucidata nel congelatore. L'Italia da ieri sera è rimasta sola col suo bagaglio emotivo, con la sua nuova moralità, con quel vuoto così immenso che solo un omino di un metro e sessanta poteva colmare. 
Addio Presidente, con te se ne parte la primavera.

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ANSA: Napolitano conferisce l'incarico di presiedere l'esecutivo d'emergenza a Fabrizio Corona.
Il governo post-Berlusconi sarà guidato da una personalità di eguale spessore: il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione Fabrizio Corona.
Il nuovo Presidente del Consiglio italiano, l'ex-sottosegretario Fabrizio Corona
 

 

lunedì 7 febbraio 2011

Inter - Roma 5-3 o Dell'urlare "BANZAI!" ad ogni azione offensiva

Sii giunco. Fai del piegarti la tua forza. E quando più forte sarà la tempesta, maggiore sarà la tua forza. Però renditi conto che davanti non avrai sempre Cassetti e De Rossi, eh.

Diciamo che non me l'aspettavo, ecco. Come ero SICURO che sul 4-1 avremmo iniziato la fiera delle minchiate, all'inizio ero SICURO che non avremmo portato il bottino pieno a casa.
Sarà che ero abituato ad una Roma corsara a Milano, sarà che mi ero abituato a un Julio Cesar che quando vede giallorosso inizia ad essere pervaso dalla sindrome di Castellazzi, sarà che mancava Totti, sarà la nostalgia, ma una partita così easy non me l'aspettavo.
Oh certo, Julio ha fatto due miracoli grossi, ma alla fin fine è stato relativamente semplice. E soprattutto, quando alzavamo minimamente il ritmo lo sentivi nell'aria, che un pallino lo avremmo piazzato.
L'Inter di Cambiasso (è lui l'allenatore, su) si scopre zemaniana, ma senza i meravigliosi movimenti senza palla corali che hanno reso celebre Zemanlandia: noi si attacca, col colpo del singolo, con la manovra avvolgente, con le corse di 40 metri di Maicon, col pressing al limite dell'area avversaria, bam! bam! bam! e subiamo dietro, dio come subiamo!, ma intanto attacchiamo, e segnamo.
Liedholm diceva "Finchè la palla l'abbiamo noi, gli altri non possono segnare."
Zeman dice "Per vincere basta fare un gol più dell'avversario."
Liedholm mi è sempre stato sul cazzo.

E intanto continua la striscia vincente di Yuto Nagatomo: da quando c'è lui, l'Inter viaggia ad una media di 3 punti a gara. E' bello svegliarsi la mattina e rendersi conto di essere Nagatomo-dipendenti.
 

venerdì 4 febbraio 2011

Bari - Inter 0-3, o del kappaò tecnico


ROSSI: Scusa sai mica l'ora?
CHIVU: Non ho su gli occhiali, vedi direttamente tu.


E' un gesto da idioti, e nonostante il tizio di RAI Internazionale che ieri si sbrodolava a dire che Chivu è un giocatore corretto, non è nuovo per il terzino romeno. 
Il bello è che se questo gesto lo avesse fatto -che so- a novembre, sarei stato felice, perchè stava giocando una merda, Invece adesso aveva preso il ritmo, e se non era una fucina di cross e inserimenti come Maicon, almeno difendeva decentemente.
E ora si salta Roma, Juve e Fiorentina.
Ah, ma col suo ultimo briciolo di dignità ha chiesto scusa. Il che è apprezzabile, non è come qualcuno che prima insegue per mezzo campo uno per rompergli una gamba e poi alle interviste dice Aò m'ha detto romano de mmerda*.
Insomma 3 punti belli pesanti, conditi dalla cazzata di Cristal Chivu, dalla incompetenza di Leonardo (Pazzini + Milito + Eto'o = MALE), e dalla sempre maggiore sicurezza del gaio Ranocchia.

E domenica, NAGATOMO! UH-YAHHH!!



*Non si tratta della solita, sterile polemica verso Totti: è solo un messaggio subliminale pro-Vodafone.

giovedì 3 febbraio 2011

Del perchè uno crea un blog


Un blog.
Scriverci, in un blog.
Ne seguo parecchi, di blog. Cinema, sport, attualità, videogiochi, fumetti.
E ho sempre covato lo sghiribizzo di crearlo, un blog.
Scrivere mi piace, ci puoi giocare con le parole, spesso scrivendo raggiungi angoli nascosti che con la parola, quella che ti esce dalla bocca, magari non avresti pensato di essere in grado di raggiungere.
E poi iniziare a scrivere in un blog, sommato alla mia scarsa prestanza fisica, al mio carattere introverso, al mio particolare parco di interessi, mi farà acquisire la matematica certezza di non scopare nel breve periodo.
Certo poi è bello leggere i blog e vedere che crea discussione, nei commenti. Per ora questo post lo leggerò io, e basta. Come inizio non c'è male, e poi potrei anche offendermi, a non leggere quello che scrivo.
Quindi per adesso sarà un meraviglioso diario segreto posto nel luogo più aperto al pubblico che possa esistere.
Ma mi conosco, se non lo lascerò morire nella culla, pian piano aggiungerò commenti alle cose più disparate, e poi comincerò a dire in giro "Ehi leggi!", o in maniera ancora più subdola lo linkerò nei social network, così la gente ci acchiappa e mi leggerà e io gongolerò.
Cazzo avrò da gongolare, magari chi legge pensa guarda st'idiota, e leggendo che credo che la gente leggendomi mi darà dell'idiota passerò anche da paraculo.
Frega un cazzo. Leggete il sottotitolo. Alla fin fine, sono fili che mi attraversano la mente. Li sparo solo un attimo fuori. Non vi chiedo di appenderci i vostri panni.

Ah già. Sono a pagina 50 della tesi, stasera la mia Inter gioca a Bari, la Commissione Bicamerale ha appena bocciato il federalismo, e dagospia scrive che in giro ci sono foto di Berlusconi che mette le mani in mezzo alle gambe della Minetti. Tutto tranquillo, insomma.

Tu che scrivi, continua a leggermi eh, non è che mi abbandoni dopo il primo post.

Prove d'Orchestra

(Suono di violini, lieve arpeggio di tromba)

(Quattro colpi di bacchetta su un leggio, silenzio)

Si inizia.