lunedì 28 marzo 2011

Influenza! o di animazione, film e premi Oscar

Espressione da assumere quando la tua lei si inoltra nel discorso
"Non conta nulla che siamo insieme 23 ore su 24 di una giornata, il fatto che non rinunci al calcetto per me è sintomatico del fatto che non ci tieni al nostro rapporto (indipendentemente dal fatto che poi quando si tratta del mio andare a zoccoleggiare in palestra tutto questo discorso non valga)"

Conoscete un metodo migliore del guardare film e serial tv, per far passare più velocemente il tempo mentre si è costretti a letto dall'influenza?
(chi ha detto "trombare" può pure andarsene, lì c'è l'uscita)
Quindi eccomi qui, bello paciarotto ad emettere squassanti colpi di tosse, rilasciando muchi dai colori variegati ed oscillare dai brividi febbricitanti alle calure paracetamolate.
Ed intanto, films, come si diceva.

Sono partito da FANTASTIC MR. FOX (Wes Anderson, 2009), film d'animazione in step-motion tratto da uno scritto di Roald Dahl (il tizio di Charlie e la fabbrica di cioccolato, tanto per intenderci), che parla di una volpe attempata che, colta da crisi di mezz'età, decide di tornare alla vita di ruberie tipica della sua specie.  Del regista avevo già apprezzato i Tennenbaum (molto) e Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou (meno), quindi partivo con aspettative medio-alte e, alla fine, non sono rimasto deluso. Non so a chi dare il pregio, tra regista e autore, di aver evitato di "umanizzare" eccessivamente gli animali (bestiole del bosco in giacca di tweed che però stroncano i polli a colpi di zannate alla gola = wow) e non ho annotato nessuna sbragata stile riferimento pop (nessuna faina-lady Gaga, insomma).
Scena del film: lo sguardo da vuoto assoluto dell'opossum.

Seconda portata, ADELE E L'ENIGMA DEL FARAONE (Luc Besson, 2010). Avevo letto un articolo su "Repubblica" che parlava di Adele Blanc-Sec come della nuova eroina bessoniana, l'ennesima donna-tosta-ma-sempre-donna dopo Nikita e Leeloo, e al termine del film sentivo la mancanza nel film di Rupert Everett vestito da gentiluomo inglese. A parte il solito pensiero di odio e morte verso gli adattatori italiani (Les Aventures extraordinaires d'Adèle Blanc-Sec = Adele e l'enigma del faraone. PERCHEEEEEEEEEEEEEE'???!? Uno si aspetta una Mummia con protagonista al femminile, si ritrova con un film che di enigmi non ne ha, e il faraone incide sulla trama dello 0,1%. Bella inculata, bravi. Perchè non chiamarlo "Se mi comatizzi, ti mummifico"?) il film sciovola via in maniera leggera e spesso stupidotta, con picchi pari a zero, trovate, ritmi e battute da commedia inglese in costume, e l'insopportabile gestualità degli attori francesi (risparmarsi il gonfiare le gote ed esclamare 'bah-mah-sa' con espressione tra sorpreso e seccato ogni tre scene no, eh?). Dilemma-spoiler: se lo scopo di Adele era riportare in "vita" la sorella, avendo un professore che concentrandosi fa rivivere a tempo indeterminato fossili e mummie.... perchè non far curare direttamente a LUI la sorellina?
Scena del film: le tette con relativo capezzolo a pelo d'acqua di vasca di Adele - Luise Bourgoin.

Terzo filmme, THE SOCIAL NETWORK (David Fincher, 2010), pellicola sulla genesi di Facebook e la guerriglia a colpi di citazioni tra i suoi creatori. Ok, il regista mi piace molto, Seven, Fight Club e The Game sono tra i film che rivedo più volentieri, Zodiac era un filmone con la F maiuscola, quindi crediti a gogo, a questo film. Dall'altro, c'è il rapporto di amore-odio che ho con feisbuk, per me nella hit-parade delle cause principali di tutti i mali sociali (ma contemporaneamente lo uso a iosa, come il predicatore che tuona contro la fornicazione e poi si asciuga il sudore mentre il suo sguardo fruga tra le poppe semisvelate dell'immancabile troione al primo banco della chiesa). Quindi seguo il tutto passando da smorfie di disgusto ad ammiccamenti compiaciuti, osservando l'ascesa di Zuckemberg che, sfruttando l'idea più vecchia del mondo (dare alla gente la possibilità di mettersi in mostra e contemporaneamente farsi i cazzi privati del maggior numero di persone possibile) è diventato miliardario. Non mi convince la ricostruzione del personaggio, superipergenio di quelli che con un gameboy sarebbero capaci di craccare il sistema informatico della NASA, imbranato ma furbo ma ingenuo ma semplice ma stronzo ma romantico ma ipocrita ma ma ma. E vogliamo parlare della scena in cui ci vorrebbero dare a bere il fatto che il 25enne miliardario, il tizio che nonostante le dita dei piedi palmati (fatto vero) potrebbe avere qualsiasi vagina attualmente in circolazione sul globo terracqueo, in realtà ha creato tutto "solo" per riconquistare la sua prima ragazza? Ma prendetevela nel culo.
Scena del film: la teenager che spippetta da un bong alto almeno due metri.

Ci sono almeno altri cinque film, ma ne scriverò poi.

lunedì 21 marzo 2011

L'11 ideale - day 30 - o Dell'attivamento dell'indicatore di direzione

 Il trenino è una delle posizioni più intriganti e controverse del kamasutra, occorre la presenza di molti soggetti ed è basilare armonizzare i movimenti per una perfetta riuscita. Milan, ti dispiacerebbe dire ogni tanto "Ciuf Ciuf"?

L'anno scorso il leitmotiv del finale di campionato aveva un pesante accento romano e recitava "Nun succede, ma si succede...", con cui l'intero mondo calcistico (esclusi i nerazzurri, ovvio) si auguravano la schioppettante rimonta della Roma con sorpasso incorporato, partendo da un meno tredici in classifica. 
Quest'anno la storia si ripete, ma stavolta le lepri sono rossonere, ed a sgomitare subito dietro non c'è solo una squadra, bensì tre.
Una, l'Inter, è partita da un notevolissimo meno sedici, arrivando a giocarsi gli eventuali punti-sorpasso nel derby della prossima giornata. Il Napoli è, delle tre, la più costante lì in alto ad inseguire, e solo gli scontri diretti per ora la penalizzano. La terza è la Machina Perfecta Udinese, che abbaglia per l'efficacissimo gioco d'attacco ma la cui vera forza è una inaspettata solidità difensiva (prima lezione del giuoco del calcio: non prenderle). Si prospetta una volata finale intensa, fatta di scontri diretti, di orecchie ai risultati altrui, in tifi incrociati sperando che il Bologna o la Lazio di turno mettano sgambetti. 
Dopo un bel cappello in misurato stile-Gazzetta, irrompe il tifoso. Milanista cambia la mutanda, che la puzza di merda sta diventando insostenibile. Vincervi sto scudetto in faccia con un milanistone doc in panchina sarebbe la pietra tombale per tutti i vostri discorsi del cazzo su più titolati e triplette vere o presunte. Ma io vado anche oltre, e in cuor mio mi riterrei soddisfatto di arrivare terzo dietro al Milan secondo e ad una tra Udinese e Napoli campione d'Italia. (Nelle mie polluzioni notturne invece mi vedo ripetere il triplete, con Leonardo che alza la Champions e Galliani che s'impicca con la sua cravatta gialla.)
Ma analizziamo i meritevoli della passata giornata, òrsu.


MIRANTE (Parma) voto 6,5: Per i portieri affrontare i temibili attaccanti della Samp di questi tempi è un lavoraccio. Chiede il permesso al quarto uomo di potersi togliere i guanti nel primo tempo, in modo da grattarsi con maggior vigore i coglioni, da tanto che non ha da fare. E quando la Samp ha un rigore, e quindi potrebbe strusciarsi un pò sull'erba in modo da giustificare la doccia post-partita, Maccarone centra un piccione nella curva. 

MIGLIACCIO (Palermo) voto 7: Nasce centrocampista e capelluto, dà il meglio da difensore pelato. Ma è anche un pò colpa della staticità degli attaccanti milanisti: pensate che il difensore per la prima mezz'ora ha marcato il palo destro della sua porta convinto fosse Cassano.

ZACCARDO (Parma) voto 7: Sta entrando in una simbiosi osmotica con Amauri, e i due iniziano a somigliarsi in maniera impressionante: il brasiliano sta trasmettendo la sua fisionomia al difensore, e il difensore la sua capacità di fare gol all'attaccante.

CHIVU (Inter) voto 7: Una delle ultime volte in cui giocò da centrale di difesa nella Roma prese sette pere dal Manchester. Ora si esalta contro Corvia e Olivera, e tutti a dire come sia più efficace come centrale che come terzino. Alla prossima dovrà marcare il suo ex compagno della Roma Cassano, a cui unendo i puntini che ha sul viso compare la scritta "lampascione".

INLER (Udinese) voto 7,5: La scorsa giornata dissi che era sintomatico di una prossima fine del mondo il fatto che uno svizzero giocasse bene a calcio, e mi si è fatto notare che Ciriaco Sforza era svizzero e giocatore niente male. Allora diciamo che Inler somiglia molto a Ciriaco Sforza, ma a differenza di quest'ultimo non ha il ciuffo e, soprattutto, sa giocare a calcio.

PEPE (Juventus) voto 6,5: Corre, salta, difende, riparte, aiuta, pressa, tira, passa, colpisce, doccia, auto, pasta, vino, pesce, amaro, caffè, disco, balla, velina, tette, slip, sesso, cuscino, ronf.

VASS (Brescia) voto 7: L'ungherese fa a sportellate e disegna l'assist per il gol di Eder contro la Juve. E pensare che gli ultimi anni dalla gloriosa Ungheria non sono venuti tanti giocatori di calcio, ma tanti salami e tante pornostar. E da quanto mi mostra YouPorn, spesso gli uni infilati nelle altre.

YEBDA (Napoli) voto 7: L'algerino si sta mostrando sempre più utile nel centrocampo napoletano. E non sembra incidere sulle sue prestazioni il fatto che nei tempi morti della gara arrotondi vendendo assieme a Nainggolan gli asciugamani che si frega dal ritiro di Soccavo.

TOTTI (Roma) voto 8: Fa e disfa, tiene da solo in scacco la difesa viola. Nelle ultime due gare il suo gesto di ciucciarsi il pollice si è ripetuto ben 4 volte (e mi fermo qui, perchè so che vorreste che dicessi che anche sua moglie Ilary nelle ultime due trasferte del Pupone ha ciucciato 4 volte, ma stiamo parlando di una madre di figli, vergognatevi).

DEL PIERO (Juventus) voto 8: Decide di rimandare l'esonero di Del Neri segnando un gran gol. La pubblicità dell'acqua sembra averlo rigenerato: è talmente abituato ad essere circondato da miss italie e vecchie monache che non si abbatte manco quando si volta e capisce che gioca assieme a Martinez e Barzagli.

CAVANI (Napoli) voto 8: Con la sua doppietta tiene vivo il sogno scudetto del Napoli. Somiglia molto al protagonista di questa scena, e probabilmente fa lo stesso mestiere, perchè non ha altra spiegazione che la cocaina, uno che un secondo prima ha fatto una diagonale difensiva di 70 metri, e un secondo dopo ha la lucidità di fare un pallonetto al volo dal limite dell'area.

allenatore GUIDOLIN (Udinese) voto 8: Ha disegnato una squadra talmente automatica nei suoi meccanismi da sembrare di un altro campionato. 29 punti su 33 disponibili (!!!) nel giorne di ritorno, difende da provinciale ed attacca da grandissima. Fa paura avere la sua squadra alle spalle, ma consola il fatto che si incoccerà contro Napoli e Milan.


mercoledì 16 marzo 2011

L'11 ideale - day 29 - o dell'indigeribilità della cima di rapa.

Il Calcio coreano. Un gioco virile.
Lo so, lo so.
Sarebbe troppo facile sparare sul Milan bloccato in casa contro i retro-cessi del Bari, o bestemmiare il papà di Caracciolo che quella sera constatò che in tivù non faceva nulla di interessante. Sarebbe come pescare pesci da un barile. Sarebbe come fare la battutina sul Milan Ibra-dipendente che da sgranocchia avversari europea si trasforma in un'abulica squadretta da zero gol zero contro il modesto Prosciutto del Totti tedesco*, mentre l'Inter da quando Dio Josè ha imposto le sue mani miracolose sulle sue stimmate, va come un treno (italiano, quindi con ritardi, disservizi, e con un altissimo tasso di deragliamenti).
Troppo, troppo facile.
Quindi rimaniamo nel meraviglioso campionato italiano, il più difficile del mondo, vietato ai bambini epilettici per colpa delle sue luci stroboscopiche e dei suoni ripetitivi. Dove Ibrahimovic, detto "Il Casper della Champions" per la sua tenerezza e intangibilità europea, detta legge e mena mazzate. Dove a pericoli pubblici come Cordoba è ancora permesso di sporcare un paio di scarpette chiodate di erba e fango. E dove Mazzarri e De Laurentiis fanno a gara a chi piange di più, poi davanti all'ennesimo regalino uno fa finta che era squalificato e non ha visto la gara, e l'altro che in quel momento si stava allacciando i lacci dei mocassini.

*(Totten-ham)**
**Ahahhahahahha

ARCARI (Brescia) voto 7,5: Concede il gol solo a Eto'o, poi quando si trova davanti Pandev gioca facile: il macedone lo colpisce in pieno talmente tante volte che alla fine il portiere si ritrova stampata l'ondina della Nike in fronte.
BENATIA (Udinese) voto 7,5: Apre la goleada friulana in terra sarda. Difensore eclettico, questo Benatia è l'evoluzione pokemoniana intermedia del difensore tipico dell'Udinese: Bia -> Benatia -> Bianimon. E' un pokemon di tipo Marocchino, il suo colpo speciale è il "Lavaggio del Vetro", superefficace nei confronti dei pokemon di tipo "Donna al volante".
VARGAS (Fiorentina) voto 7: L'esterno peruviano torna per la prima da titolare nel 2011, e incorona la sua prestazione con una sventola su punizione. Il suo tiro micidiale è detto "la spranga di Vargas". La moglie però ne svela il segreto: il giocatore riesce a colpire in maniera così coordinata grazia al contrappeso del suo incredibile pene, "la verga della spranga di Vargas". Mister Mihajlovicuno che di sleppe ne capisce, è sicuro che è tutto merito della fortuna, ovvero "delle terga della varga della spranga di Vargas".
LLAMA (Catania) voto7: Il difensore etneo segna un goal di rara bellezza: colpisce la palla in maniera perfetta e la insacca in un modo talmente preciso che pare uno sputo (ahhahahahhaha).
HAMSIK (Napoli) voto7: C'è da dire però che il merito è del Parma, che interpreta la fase difensiva nel secondo tempo con lo stesso atteggiamento dei giovani protagonisti di Holly e Benji, ossia a bocca aperta. Segna in fuorigioco: attesi in settimana la dichiarazione di fuoco di De Laurentiis su un campionato falsato e le "non voglio parlare degli arbitri ma..." di Mazzarri.

INLER (Udinese) voto 7,5: Uno svizzero che gioca bene a calcio. La fine del mondo è vicina.

PAROLO (Cesena) voto 7.5: L'autore del gol del pareggio del Cesena contro la Juve si chiama nella stessa maniera con cui Julio Cesar ha tranquillizzato i suoi difensori sui tiri di Robben, "Tranquili amisci, ora lo pàrolo". Errori di accenti.

PIZZARRO (Roma) voto 7: Il giocatore che non ti guarda negli occhi, sfodera una prestazione maiuscola contro i pari età della Lazio, ma continuano gli intrighi nello spogliatoio della Roma. Montella  vorrebbe mantenere i rapporti con la squadra a livelli professionali, ma le avances di Burdisso sembrano iniziare a fare breccia. E mentre Borriello rivela che il figlio che aspetta non è di Doni, la festa di Natale a Trigoria viene sconvolta dal ritorno di Totti, che non era morto in quell'incidente aereo come tutti credevano. E alla domanda sul perchè non abbia fatto avere sue notizie, ha risposto: "Qua'a merda de Vodafone nun pija pé gnente, aò". 

TOTTI (Roma) voto 7,5: Er Pupone sfonda la morbida Lazio coi suoi colpi e la sua capacità di far sbroccare l'avversario. Dopo il gol va sotto la curva a mostrare la dedica sulla maglia di sotto per la moglie Ilary, mandando in estasi la tifoseria. Ilary ricambia, si alza anche lei la maglia, e manda in estasi quello seduto davanti.

SANCHEZ (Udinese) voto 8: Dopo ogni domenica, salgono le quotazioni del "Nino Maravillia", che a inizio campionato valeva due Chupa Chups e ora Pozzo vuole 50 fantastilioni. Se continua così, cedendolo a fine campionato, con le tasse sulla plusvalenza ci saniamo il bilancio dello Stato italiano.

MATRI (Juventus) voto 8: Perchè è dal letame che nascono i fior.
All. MONTELLA (Udinese) voto 7,5:  Tutti gridano al miracolo perchè vince un derby di merda con gli stessi uomini e modulo di Spalletti. Atteso per domenica in sala stampa con la pelata, un pizzetto alla cazzo e l'accento toscano.







ACHTUNG! o della sottile ebrezza di incularsi i tedeschi

Quando una cosa segue, nelle sue evoluzioni, una logica sensata, si suol dire che è "matematica".

La musica è una scienza quasi esatta, che molto ha a che fare con la matematica.

Il calcio non è una scienza esatta. Non ha nulla di matematico. Se la matematica fosse il calcio, due più due farebbe gelato al pistacchio, e la radice quadrata di nove avrebbe il sapore di liquirizia.

Ancora non vi convinco, eh? Per voi il calcio è uno sport semplice, che pur nei suoi alti e bassi non va mai oltre certi binari. Non sarà scientifico come la matematica, però...

Ok, allora, confutate this.

 +
50.000.000 € (Cinquantamilioni)
=




Ora rintraccio il telefono di LaPorta, e gli faccio una proposta: lui mi dà una Bentley Continental GT e 250.000 €, e io gli dò la mia Panda 1000 Fire. Scambio alla pari.

Vi pare?

 

sabato 12 marzo 2011

Tsunami! o dei prodotti di campagna.

Wikipedia mi ha appena informato che la scala Richter è nata nel 1935 per misurare la "forza" dei terremoti, e che a spanne possiamo definire quale l'energia sprigionata dalle rocce che si frantumano al momento del sisma.
Un ottimo metro di paragone è quello con il tritolo, l'esplosivo: un sisma magnitudo 0 sprigiona la stessa forza dell'esplosione di un chilo di tritolo. Un chilo di tritolo, esplodendo, emette una "energia" di circa quattro milioni di joule. Un joule è la forza che usa un uomo per alzare una piccola mela (c.ca 100 grammi).

L'11 marzo 2011, in Giappone, questo pallone di terra su cui fluttuiamo nello spazio, ha deciso di grattarsi l'area nipponica con un terremoto di grado 8.9 scala Richter, ossia uno scossone che è equiparabile all'esplosione di  31.000.000.000.000 chili di tritolo, ovverosia più o meno 124.000.000.000.000.000.000 joule.




Centoventriquattro miliardi di miliardi di joule.


Centoventriquattro miliardi di miliardi di mele sollevate.

Gnam gnam.

lunedì 7 marzo 2011

L'11 ideale - day 28 o del constatare che vabbè, se segna pure lui...

Immagini dalla prima, tenutasi al Bolshoi di Mosca, dello spettacolo danzante "Punizione dal Limite": in questo scatto, Gargano parte dalla quarta posizione e si esibisce in un entrechat; ammirabile sulla destra lo jeté di Rossi. A sinistra  Senna invece si esibisce nella sua celebre "Levitazione a basa di Scoregge™"
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Giorno ventotto.
La Juve continua a farsi umiliare da chiunque, tranne che dall'Inter. L'Udinese infrange i pronostici di ogni scommettitore e contro il B-ari (dove la B sta per serie B, talmente è retrocesso) non va oltre l'under 1.5, per la gioia di chi aveva impostato la scommessa settimanale sull'over 3.5.
Il Chievo sta entrando in quella fase del campionato in cui pareggerà contro chiunque e comunque, la Roma vola con l'Aeroplanino (ahahahha), la Lazio sculla con Sculli (ohohohoh), la Samp perde con perdizione (di Di Carlo) e la Fiorentina fa juliénne del Catania. Ieri sera in una dotta discussione un losco figuro voleva convincermi che Serie A e Liga spagnola sono uguali, campionati mediocri in cui due squadre dominano incontrastate. Io da interista ci sto ad essere paragonato al Real Madrid, ma questi tifosi del Milan così ringalluzziti dal ritrovarsi dopo anni al vertice, non staranno un pò esagerando a paragonarsi al Barcellona? E' come se io dopo essermi riuscito a cucinare un uovo al tegamino appena passabile pretendessi di farmi chiamare "l'Arturi del nuovo millennio".
Bah, pagelle, va.

EDUARDO (Genoa) voto 8: Una volta in allenamento ha parato due rigori di fila tirati dal figlio di cinque anni di Milanetto, e da allora pretende di essere chiamato "il Lev Jashin della Lanterna".

GASTALDELLO (Sampdoria) voto 7,5: In occasione del 3 a 0 del Cesena anticipa in maniera così netta Giaccherini che crea una distorsione spazio-temporale in cui il brevilineo cesenate si infila, ritrovandosi in una reltà parallela in cui il difensore sampdoriano è un pippoide, approfittandone e segnando. Giaccherini, così non si fa.

PARISI (Bari) voto 7: Voglio aprire una parentesi personale: questo blog ormai conta decine e decine di visite, con alcuni lettori ormai storici. Uno di questi è Parisi, che è rimasto particolarmente colpito dalle pagelle della scorsa giornata. Si è preparato quindi tutta la settimana stile Rocky 4, scalando il Tavoliere delle Puglie, prendendo a cazzotti un paio di cime di rapa sotto l'incessante pompare di Hearts on Fire di John Cafferty, e quindi domenica alla prima occasione porta al compimento la sua missione: stroncare la carriera di Sanchez. L'arbitro non comprende l'atto, e minimizza il tutto concedendo il penalty. Classe arbitrale senza cuore.

KALADZE (Genoa) voto 7,5: Vuole dare il suo contributo allo scudetto dei suoi ex compagni milanisti, arginando in maniera impeccabile Eto'o, il quale rimane letteralmente impotente dinanzi allo strapotere del paeseexURSS-ano. Solo al triplice fischio si rende conto di essere stato risucchiato nella dimensione parallela creata da Gastaldello, e Eto'o lo ha talmente umiliato che ci mancasse solo che lo costringesse in diretta-Sky ad una gara di chi ce l'avesse più lungo. Ma ricorda Eto'o, non conta la dimensione, conta solo che la mia ragazza non abbia metri di paragone.

CARBONI (Catania) voto 9: L'argentino catanese fa una partita sontuosa: governa in maniera impeccabile il centrocampo etneo, dirigendolo da vero condottiero verso una sconfitta vergognosa. ma nulla avrebbe potuto senza...

LODI (Catania) voto 9: ... il suo compagno inseparabile, questo Lodi dal piede sinistro fatato, che purtroppo cova nel cuore un segreto: è un leghista della prima ora. Presente ad ogni raid xenofobo di Borghezio, costringe la moglie a sussurargli durante ogni coito "si amore, ma bossi ce l'ha più duro". Questo terribile segreto viene a scontrarsi quindi con la rumenosità di Mutu, questo lavavetri imprestato al calcio che viene in Italia a rubare la cocaina e i gol dei padani. A Lodi Mutu sta talmente sul cazzo che preferisce prendersi a calci con Carboni (argentino, verosimilmente discendente di qualche nazista rifugiato) piuttoso che vietare a questo zingaro di segnare il due a zero. Duro e puro, così ti vuole Maroni.

GATTUSO (Milan) voto 10: Che grinta, ragazzi! Questo ha una grinta che fiuuu levati, oh, questo azzanna il pallone, e riparte, duro ma corretto sia chiaro, ma il calcio non è un gioco per signorine, e poi và che piedino sinistro fatato che c'ha, questi sono i colpi che ha nel repertorio, Ringhio è un incursore alla Gerrard, quei 8-10 gol a stagione te li assicura a occhi chiusi. Sabato sera è talmente preciso il suo tiro che Buffon, il miglior portiere del Creato, non può nulla, nonostante in quel momento l'estremo difensore fosse impegnato a togliersi del prezzemolo dal dente, e si sa come sia difficile maneggiare uno stuzzicadenti con quei guantoni, vero ragazzi?

PIZARRO (Roma) voto 7: Il cileno mantiene la Roma nella scia dell'Europa che conta, permettendo ai giallorossi romani di giungere al derby freschi di una vittoria contro i meno quotati ma più in forma giallorossi leccesi. Questo rigore giunge dopo una piacevole discussione con Borriello, che con la solita umiltà accondiscende a rispettare le gerarchie dello spogliatoio (ricorrendo, nel breve conciliabolo, solo 6 volte all'argomento "ho fatto diecimila gol, nano del cazzo") ed è una risposta più che esauriente a Ranieri, che in settimana aveva detto "Pizarro non ti guarda mai negli occhi quando fa all'amore." Scene di gelosia a Trigoria, con Mexes che, sorpreso da De Rossi mentre parlava al telefono bisbigliando con Galliani, dinanzi allo sguardo accusatore di Capitan Futuro non sa fare altro che tacere, mentre la telecamera va di zoom lentamente sul volto del francese in un crescendo di sottofondo musicale. Nella prossima puntata, si scopre che il matrimonio tra Taddei e Simplicio non è valido, mentre Perrotta scopre di provare ancora dei sentimenti verso Riise.

BIABIANY (Sampdoria) voto 8: Si trasforma in un razzo missile coi circuiti di mille valvole, dallo spazio sprinta e va. Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica, e a giocar su Marte va. Ma chi è, ma chi è? No davvero, ma chi è? E pensare che l'anno scorso più di una volta, guardandolo giocare nel Parma, mi son detto "Questo all'Inter servirebbe come il pane". Servirebbe come il pane se il piatto da accompagnare non fosse una merda fumante. Inutilmente veloce, irritante nei movimenti, nullo davanti al portiere. Sarebbe ideale nella Juve di Del Neri.

CARACCIOLO (Brescia) voto 10+: L'airone è un uccello trampoliere dall'aspetto slanciato, con gambe e collo lungo, coda corta e becco robusto. Il suo habitat è costituito dalle regioni tropicali e subtropicali. Caldoumido, insomma. Magari se tutta la squadra prima di scendere in campo aspergesse di urina l'area avversaria, l'Airone bresciano non cadrebbe in letargo ogni volta che si trova a tu per tu col portiere avversario. Si mangia gol che anche Mattoni segnerebbe (v. dopo). Ma anche lui è uno di quelli che al cospetto di determinate squadre diventa un fenomeno: lo aspetto al varco venerdì sera, st'impedito.

Ex-aequo MATRI-TONI (Juventus) voto 10: La coppia che scoppia, uno giovane falco d'area, l'altro panzer implacabile. Si cercano, si trovano, si toccano e si allontanano, capaci di intendersi con uno sguardo e pronti a sacrificarsi per il bene del compagno di reparto. Talmente in sintonia che gli spettatori non vedono più due entità distinte, ma un unico giocatore MatriToni, un MatToni alto 4 metri, pesante 200 chili e egualmente mobile. Da segnalare il simpatico siparietto al 32° del secondo tempo, quando Abbiati si rende conto di non avere abbastanza soldi per la pizza che aveva ordinato e Thiago Silva pur di non mettere mano al portafoglio fa finta che gli scappa un bisognino e si nasconde nel bagno. Manina corta, eh, Thiago?

allenatore MAZZARRI (Napoli) voto 8: Lo cacciano fuori perchè protesta per un rigore a suo dire plateale, nel dopopartita litiga con ogni moviolista che incontra, con Nicchi che gli dice di non parlare degli arbitri, col tizio del parcheggio perchè la sua macchina quello sfregio lì mica ce l'aveva, prima. A casa protesta con la moglie perchè la pasta manca di sale, e quando si mette davanti alla TV protesta col segnale digitale perchè ogni tanto l'immagine squadretta. Prima di mettersi a letto reclama ufficialmente col cane che non si sbriga a fare i suoi bisogni, e infine va in silenzio stampa perchè la moglie c'ha le sue cose. Insomma, il solito tran-tran.

venerdì 4 marzo 2011

Oh, questi menano! o Di quel che accade nel buio delle caserme.


(ANSA) - ROMA, 3 MAR - Una donna italiana ha denunciato di essere stata violentata a Roma da uno o piu' carabinieri all'interno di una stazione dell'Arma dopo essere stata arrestata dagli stessi militari con l'accusa di furto. La donna ha denunciato l'abuso a un'altra stazione dell'Arma. Carabinieri e procura, che ne hanno dato notizia in una nota congiunta, hanno avviato accertamenti. 'Dopo la denuncia - si legge nella nota - la donna e' stata accompagnata in ospedale per essere sottoposta ad accertamenti sanitari'.

E via allo straccio delle vesti.
Fa particolarmente male leggere di quando persone, il cui ruolo riveste un'importanza tale da dotarle di un credito di fiducia pressoché illimitato, fanno qualcosa di sbagliato, abusando proprio di quella fiducia.
Capita per le maestre che maltrattano gli alunni, per i medici che sfuttano la paura dei pazienti per lucrare.
E capita per quando le forze dell'ordine inciampano nel reato.
Già mi immagino le critiche asprissime, i cori di "poliziotti BASTARDI!" e i controcori di "viva l'Arma!", con l'opinione pubblica equamente divisa. Già parte l'operazione "Ricordiamo tutti quelli caduti sotto le mazzate di uomini in divisa", e la controoperazione "Ehi, quella era una mignotta, prende cazzi per mestiere e ora vuole sputtanare dei poveri cristi?".
Io ho avuto modo di ascoltare i racconti di esperienze dirette di quel che accade in una caserma (sempre tramite, fortuna vuole che in una caserma non ci sono mai entrato, né da un lato né dall'altro di una scrivania), e quindi a vedere le drammatizzazioni che ogni volta si scatenano mi chiedo "Ma questi dove cazzo son vissuti?"
Mi verrebbe da dirgli che da che mondo è mondo che quando polizia o carabinieri ti acchiappano e ti portano in caserma minimo minimo ti mollano un ceffone, son cose che pare insegnino in accademia, perchè bisogna avere paura dell'ordine costituito, altrimenti mica lo si rispetta. E quante storie ho sentito di prostitute condotte in centrale, e di camere di sicurezza che SEMPRE (sottolineo, SEMPRE) ne prevedono una nascosta agli occhi di telecamere o di sguardi curiosi, perchè i servizi notturni son lunghi a passare, e una scopata con una professionista aggratise non fa schifo a nessuno.
E le "vittime" più scafate lo sanno benissimo. Il ladruncolo che un giorno sì e uno no sta in caserma lo sa meglio dell'indirizzo di casa sua, che ogni volta che entra in stazione scivolerà sulle scale; e la rumena che batte lo capisce al volo che stanotte l'hanno fermata perchè a qualcuno andava di "portarla nell'ultima camera di sicurezza, è un pò scalmanata questa..."

Non voglio dare giudizi, non voglio dire se sia giusto o sbagliato, perchè basta spostarsi di qualche passo e i giudizi cambiano vorticosamente. Solo che succede così, che questa è la vita, che la realtà non è fatta di divise, ma di uomini. E in merito all'uomo solo due cose son certe: la prima che è mortale, la seconda che è fallibile.


Ho voglia di scrivere qualcosina in merito a questo. Preavviso, propendo molto dalla parte dell'autore italiano.

martedì 1 marzo 2011

L'11 ideale -day 27- o del ciarlare a vacante*

*vacante: dialettale per "vuoto"

 Nel calcio, per vincere, ci vuole culo.


Ripiglio una idea che avevo apprezzato nella realizzazione di un altro blog, ossia faccio una bella formazione dei migliori della passata giornata calcistica, secondo un rigoroso schema 3-4-3 perchè a me piace il calcio-champagne.
Rapido riassunto della serie A: il livello s'è abbassato di 5-6 punti, e una squadra come il Milan che la Samp dell'anno scorso se lo sarebbe magnato in un boccone conduce a +5 sulla seconda. Prova ne sia che in Europa pigliamo gli schiaffi da chiunque sappia colpire un pallone da calcio col piattone.

ANDUJAR (Catania) voto 8: Ha il nome di una cosa fatta di essenzialmente peperoncino rosso piccantissimo, e come se avesse abbondato di questo cibo, dopo essersi visto parato il rigore da questo portiere, a Veloso del Genoa brucia ancora il culo.

ARMERO (Udinese) voto 8,5: Sarebbe troppo facile ridurre tutto al fatto che ha giocato contro i cadaveri, ma questa specie di Martins dai piedi docili sta disputando una stagione fantascientifica. Da cui se ne deduce che chiunque spenderà mille fantastilioni per prenderlo l'anno prossimo si troverà in casa un nero azzoppato.

RANOCCHIA (Inter) voto 7,5: Doveva stare fuori 15 giorni, rientra dopo tre senza manco farsi annunciare da un angelo. Annulla di fatto Maccarone lasciandogli solo una occasione, che detta così non sembra cosa impossibile, ma Maccarone, così come altri giocatori (vedi Toni) quando vedono Inter vedono rosso.

THIAGO SILVA (Milan) voto 8: Forte è forte, ma mi è sembrato inopportuno prendere Cavani per la collottola e costringerlo ad annusargli l'ascella. Mi sorge un dubbio: tutti i brasiliani a Milano attraversano inesorabilmente la fase alcool+troie, lui è qui da due anni ed è in un crescendo di prestazioni. Quindi o è astemio, o è frocio.

BOATENG (Milan) voto 8: Giocatore ideale per questo Milan: mena come un fabbro ma gli arbitri fanno finta di non vedere.

MUNARI (Lecce) voto 7,5: Avete letto bene, non è un refuso di Muntari, il cercopiteco ex-Inter, ma è proprio uno bianco che si chiama Munari. E rispetto al primate, sa giocare a calcio e ha fatto un bel gol. Sarà quella t in più che rende così scarsi.

SANCHEZ (Udinese) voto 9,5: Com'è cambiato il calcio! Sul 4 a 0 cerca un gol di tacco su ribattuta corta del portiere, sbagliando e facendo segnare Di Natale. In un altro tempo, dopo questo gesto non sarebbe uscito dal campo sulle sue gambe. Pasquale Bruno, ti invoco e ti chiedo, è calcio questo, dove un difensore non spacca la rotula ad un avversario insolente?

SNEIJDER (Inter) voto 7,5: Non fa una minchia per tutta la gara, poi impallina il povero Curci con un tiro delizioso. Se il calcio fosse una festa, l'olandese sarebbe quello che da quando è arrivato non ha fatto altro che stare seduto sul divano a mangiare salatini, ma poi 5 minuti prima che il proprietario cacci tutti, si alza e dopo un minuto di convenevoli si va a fare una sveltina nel ripostiglio delle scope con una sconosciuta tipo questa.

PATO (Milan) voto 8,5: Si dice che s'era lasciato con la moglie a cui faceva il segno del cuoricino dopo ogni gol, e aveva preso la cattiva abitudine di far cagare sul campo e andare a trans. Ora si dice che si ciuli la Barbara Berlusconi, e segna, gioca e convince. Se questo poco poco si fidanza con Jennifer Aniston, a Messi se lo mette nel taschino.

DI VAIO (Bologna) voto 9: Facile, eh, prendersela coi più deboli. Ti voglio vedere contro Fabiano e Gustavo del Lecce, non contro dopolavoristi come Chiellini, Barzagli e Bonucci.

AMAURI (Parma) voto 7,5: Cari difensori della Roma, se, giocando contro di voi, Amauri segna AL VOLO - DI TACCO - DA DODICI METRI, qualche domandina su come interpreto il mio ruolo me la porrei.

All. MAZZARRI (Napoli) voto 10: Ha macellato da anni i coglioni su come fosse forte, e su come a parità di squadra avesse vinto più di tutti, e di come fosse bella da vedersi la sua squadra, e di quanti capelli avesse, e di come fosse merito suo ogni vittoria e colpa degli altri ogni sconfitta. Il destino, beffardo ma galantuomo, gli dà la ghiotta occasione di vincere un campionato al ribasso, e lui ne approfitta al volo: esce giovedì col Villareal risparmiando Cavani, viene umiliato il lunedì insistendo su Gargano e Mascara. Chapeau, mister Mazzarri, lei uno come Mourinho se lo mangia a colazione.